How to define Medical Education
Oggi parliamo di: Medical Education!
Ripartiamo con le nostre pillole dalle origini introducendo il concetto di MedEd.
- Cos’è la Medical Education?
La medical education è una scienza, una scienza che studia e pianifica la formazione migliore per delineare la futura classe medica al fine di migliorare quella che è la salute della popolazione.
Lo scopo ultimo dell’educazione medica è quello di fornire alla società un gruppo di professionisti esperti, competenti e aggiornati che prestino cura dei pazienti al di sopra dell’interesse personale e si impegnino a mantenere e sviluppare le loro competenze nel corso di una carriera permanente.
La medicina ha una posizione privilegiata nella società e, di conseguenza, la medical education è essa stessa separata dal corpo principale dell’istruzione superiore. Esistono molteplici istituzioni volte a definire, orientare e influenzare la strutturazione dei corsi di laurea in medicina e a curarne ogni aspetto.
Per riuscire nel suo scopo la MedEd si orienta su alcuni aspetti principali:
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- Teaching & learning: metodi di insegnamento e di apprendimento;
- Assessment: metodi di valutazione;
- Quality assurance: valutazione della qualità;
- Curriculum: strutturazione del curriculum;
- Tirocini.
- Cosa si intende per education?
Si intende quel processo di pianificazione del trasferimento di conoscenze e valori. Il termine deriva dal latino, educere, che significa “trarre fuori”.
Le molteplici forme dell’educazione possono essere riassunto in queste tre
categorie maggiori: formale, non formale ed informale.
- L’Educazione Formale si realizza in un contesto ben definito ed
istituzionalizzato, in cui i formatori sono docenti, l’apprendimento è
prevalentemente frontale e il ruolo dell’educando è un ruolo passivo. Gli
obiettivi sono definiti a priori, standardizzati; il discente svilupperà delle
conoscenze valutabili utili nel proseguimento del corso di studi o nel mondo
del lavoro. Il processo di apprendimento è monitorato e valutato e gli
obiettivi raggiunti sono riconosciuti attraverso certificati e diplomi.
- L’Educazione informale si sviluppa in un contesto non definito, si realizza
quotidianamente nella società in generale (famiglia, tempo libero, lavoro);
non esistono figure di formatori e la modalità di apprendimento è casuale. Il
ruolo dell’educando è misto, non è definito un obiettivo a priori e può
trattare di qualsiasi tematica.
- Per quanto riguarda l’Educazione Non Formale infine, il contesto è ben
definito, ma non è istituzionalizzato o permanente: i formatori sono
facilitatori professionisti (trainer) o volontari. La modalità di apprendimento
è a piccoli gruppi, stimola la condivisione e l’apprendimento attraverso
l’esperienza e la maieutica. L’educando ha un ruolo attivo, sceglie
volontariamente di intraprendere il percorso formativo; il target del
percorso formativo può essere più o meno specifico a seconda delle finalità
dello stesso.
La formazione medica si sviluppa dall’intreccio di queste tre modalità, la Medical Education, che si inserisce in questo contesto, si basa principalmente sull’Educazione Non Formale: si tratta di un processo di trasmissione di contenuti e capacità centrato sugli educandi. Essi vengono messi in condizione di apprendere dal gruppo stesso attraverso la condivisione ed il confronto. Fornisce agli educandi la possibilità di sviluppare valori, abilità ed una vasta gamma di competenze diverse da quelle ottenute nel quadro dell’istruzione scolastica e accademica, prettamente verticale e unidirezionale. La particolarità di questa metodologia educativa è che i singoli partecipanti sono coinvolti attivamente nel processo di apprendimento: questo è strutturato e progettato finemente al fine di creare un ambiente in cui lo studente è il primo artefice dello sviluppo delle proprie abilità e conoscenze.
- Hai mai sentito parlare di apprendimento esperienziale di David Kolb?
L’educazione non formale pianta le sue radici in diverse teorie dell’apprendimento
che con gli anni si sono susseguite cercando di venire incontro alle necessità
formative proprie di questa metodologia e agli obiettivi che formatori ed educandi
si pongono. Nel 1984 David Kolb, Professore di comportamento organizzativo a Cleveland, presentò un nuovo modello relativo al processo di apprendimento individuale: per la prima volta, formalizzò e diede una struttura scientifica all’intuizione per cui ogni esperienza di apprendimento doveva necessariamente essere composta da diversi fattori. Insegnamento teorico ed esperienza pratica vengono quindi inseriti in un modello organico che comprende anche altre due componenti: la sperimentazione attiva e la riflessione critica.
Ma, probabilmente, l’elemento più importante del modello di Kolb sta nel fatto
che tutti questi elementi sono uniti in un ciclo, un processo unitario e continuo:
- Esperienza concreta: questa prima fase del ciclo rappresenta il momento
in cui l’educando è coinvolto in modo totale nel processo dell’apprendimento, si mette in gioco e mette alla prova le sue intuizioni derivate dal vissuto; è la fase del sentire, poiché si sperimenta attraverso i sensi e il rapporto con gli altri educandi;
- Osservazione riflessiva: è la fase della teoria, dell’osservazione all’interno
e verso l’esterno, una fase che implica l’attivazione dei processi di ascolto e
della comprensione della teoria alla base dell’argomento di interesse al centro del processo di apprendimento;
- Concettualizzazione astratta: momento di intensa attività cognitiva volta a smembrare la teoria per ricostruirla in modo diverso, alternativo, a trovare analogie e differenze che conferiscano un significato esteso all’esperienza: permette di integrare il sentire con il pensare;
4.Sperimentazione attiva: fase fondamentale del ciclo che ha come fine la
ricerca di soluzioni in nuove esperienze usando ciò che è il risultato del processo di apprendimento concluso; è lo step del fare, volto all’applicazione dell’esperienza concretizzata in un nuovo ciclo.