Il 31 Maggio si celebra la Giornata mondiale senza tabacco, ricorrenza istituita dall’Organizzazione mondiale della Sanità per sensibilizzare la popolazione mondiale sugli effetti nocivi del fumo e incoraggiare i fumatori ad astenersi per 24 ore, nella speranza che ciò possa essere solo il primo passo per smettere definitivamente. Attualmente, circa 8 milioni di persone muoiono ogni anno per gli effetti del fumo di sigaretta.
La prima giornata risale al 1988, in occasione del 40° anniversario dalla fondazione dell’OMS, quando era ormai crescente l’interesse dell’opinione pubblica nei confronti dei problemi legati al fumo. Lo scopo della giornata è infatti mettere in evidenza quali siano i benefici e i motivi per cui smettere, che cercheremo di riassumere.
Gli effetti nocivi del tabagismo sono numerosi, alcuni dei quali ben noti. Il fumo di tabacco causa problemi cardiovascolari, come ipertensione arteriosa e aterosclerosi, fenomeni alla base della maggior incidenza di infarto nei fumatori.
Gli effetti sull’apparato respiratorio sono asma, bronchite e tumori ed è accertata la maggior probabilità di sviluppare una forma grave di COVID-19. Inoltre, il fumo è in grado di indurre sterilità e disfunzione erettile.
A essere colpiti non solo soltanto i fumatori, ma anche coloro che gli sono vicino, a causa del fumo passivo.
Smettere di fumare non è solo un investimento in salute, ma anche un notevole risparmio economico. Si stima infatti che la spesa individuale di un fumatore ammonti a quasi 1200 euro.
Una volta smesso di fumare i benefici sono sia immediati che a lungo termine:
Dopo soli 20 minuti la frequenza cardiaca e la pressione si riducono.
Dopo 12 ore i livelli di monossido di carbonio tornano a livelli normali.
Nell’arco di qualche settimana la circolazione migliora.
Dopo una manciata di mesi diminuiscono tosse e fiato corto.
Entro 1 anno il rischio d’infarto è già la metà rispetto a quello di un fumatore ed entro 10 anni si riduce anche l’insorgenza di tumori negli organi in cui il fumo rappresenta un forte fattore di rischio.
Quanto prima si smette di fumare, maggiore è l’aspettativa di vita guadagnata, infatti chi smette a 30 anni guadagna circa 10 anni di vita rispetto a chi continua a fumare.
Eppure, nonostante tali benefici, smettere di fumare rimane un’impresa ardua. Per questo motivo l’OMS fornisce alcuni consigli pratici. Tra questi rientra l’invito a farsi aiutare dal proprio medico, infatti essere supportati nel perseguire questo obiettivo aumenta di molto le probabilità di successo.
La terapia di sostituzione nicotinica (NRT) è notoriamente un utile ausilio per ridurre i sintomi da astinenza e consta di cerotti o gomme che rilasciano bassi livelli di nicotina nell’organismo o di farmaci come la vareniclina.
Quest’ultima è molto efficace nel ridurre il desiderio di fumare, ma il trattamento deve essere incluso all’interno di un programma che preveda anche altri approcci, ad esempio il counselling.
Link:
WORLD NO TOBACCO DAY – May 31, 2021 | National Today
World No Tobacco Day 2021 (who.int)
Buoni motivi per smettere di fumare (salute.gov.it)